Il ritorno dei ragazzi del Ravenna FC all’Impianto della Darsena, celebrato nei giorni scorsi con la cerimonia di inaugurazione, è sicuramente un traguardo bello e importante per lo sport della nostra città: le foto della giornata inaugurale sono piene di fascino e suggestioni, perfetta sintesi di un incontro tra il calcio del passato, il recupero presente dell’impianto e la proiezione nel futuro dei giovani.
Il ritorno delle giovanili alla Darsena rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione di questo spazio cittadino e nello sviluppo delle grandi potenzialità di questo parco sportivo, che sempre più deve essere casa del calcio cittadino, ma anche di altre discipline sportive (rugby, podismo etc…) e della vita del quartiere.
Questo nuovo capitolo per lo sport ravennate coincide con l’uscita del nuovo bando ministeriale “Sport e periferie”, ovvero il “Fondo finalizzato alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane, nonché al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti”.
Un bando che sembra dunque ritagliato su misura del complesso dell’ex Ippodromo, attraverso il quale poter proseguire nel recupero di questo grande spazio verde a vocazione sportiva.
Insieme per Cambiare Ravenna auspica che l’Amministrazione non perda l’occasione di cercare fondi per avviare nuove opere all’interno di quest’area, quali la realizzazione di più campi regolamentari per favorire la creazione di “eventi” con la partecipazione di più squadre, il recupero della pista dei cavalli rendendola fruibile per ciclismo, pattinaggio e skate, la destinazione di apposite aree attrezzate ad altre discipline più libere. Ma soprattutto merita attenzione il progetto di riconversione delle ex-scuderie con la ristrutturazione e nuova costruzione di palestre, sale polivalenti, spogliatoi aggiuntivi e una vera Club House, luogo di ritrovo di sportivi e appassionati. Infine un progetto che ci sta particolarmente a cuore riguarda la creazione della nuova sede per la Biblioteca Sportiva G. Strocchi, in una suggestiva e felice convivenza tra sport praticato, studiato, osservato e raccontato, per una cultura dello sport vissuta a 360 gradi.
Un ultimo pensiero lo rivolgiamo ancora a Franco Vitali, che in questo spazio ha giocato, ma soprattutto ha allenato e “istruito” tanti giovani facendoli crescere: un luogo questo a lui particolarmente caro, dove un triste destino ha voluto rimanesse un indelebile ricordo della sua presenza, sperando che venga accolto l’invito a intitolargli almeno il campo principale.